Il defibrillatore: quando è obbligatorio e come usarlo

Il defibrillatore, un dispositivo che può salvare vite, ma ancora troppo spesso viene sottovalutato o ignorato: quando è obbligatorio averne uno a disposizione e soprattutto come usarlo in caso di emergenza? Ogni anno molte persone sono colpite da arresto cardiaco improvviso e una parte di queste perde la vita perché non soccorse tempestivamente. Quali sono le normative relative all’obbligo dei defibrillatori nei luoghi pubblici ed privati? Quali strutture hanno l’obbligo di dotazione? Quali sanzioni sono previste in caso contrario?

defibrillatore

Requisiti e normative per l’obbligatorietà dei defibrillatori

Il defibrillatore può essere manuale, automatico, semiautomatico o impiantabile, e serve per defibrillare un paziente colpito da arresto cardiaco o da fibrillazione ventricolare erogando una scarica elettrica al cuore.

I defibrillatori automatici o semiautomatici esterni (DAE) rappresentano un importante strumento di primo soccorso in caso di arresto cardiaco improvviso. La loro diffusione e l’obbligatorietà della presenza dei DAE in luoghi pubblici o privati è soggetta a specifici requisiti e normative. Il DAE è obbligatorio solo in alcuni contesti: ad esempio, nei luoghi di lavoro con oltre 15 dipendenti, nelle palestre con più di 300 m2 di superficie, negli impianti sportivi con una capienza superiore ai 500 posti a sedere, nei luoghi ad alta affluenza come gli aeroporti o le stazioni ferroviarie con una media di almeno 500 persone al giorno, nelle strutture ricettive come gli hotel con almeno 25 posti letto e nel trasporto sanitario.

Pertanto, l’acquisto e l’utilizzo dei DAE deve essere effettuato seguendo specifiche normative che regolamentano la qualità del dispositivo e la formazione necessaria per il suo corretto utilizzo. Tali normative sono dettate dal Ministero della Salute, dalla Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza (SIMEU) e dalla Federazione Italiana di Cardiologia (FIC). In sintesi, i DAE devono essere conformi alle norme CE e alla normativa EN 60601-1.

Inoltre, per l’utilizzo del DAE è richiesta una formazione specifica da parte di personale in possesso di un attestato di primo soccorso e di un corso specifico per l’utilizzo del defibrillatore. Tale formazione deve essere rinnovata periodicamente e assicurare una conoscenza adeguata delle procedure d’uso e delle azioni da intraprendere in caso di arresto cardiaco improvviso.

Posizionamento e manutenzione del defibrillatore in luoghi pubblici e privati

È fondamentale che il defibrillatore sia facilmente accessibile, visibile e che si trovi in una posizione strategica. In primo luogo è importante valutare la frequenza e il tipo di attività svolta nel luogo in cui si intende posizionare il defibrillatore. Il luogo ideale di posizionamento del defibrillatore è un luogo facilmente raggiungibile, ben visibile e possibilmente protetto in una idonea teca.

Il defibrillatore deve essere sottoposto ad una manutenzione regolare per cui, per esempio, bisogna controllare le batterie per assicurarsi che siano cariche e sostituirle quando necessario. Inoltre, bisogna controllare che i fili conduttori siano in buono stato e che i cuscinetti adesivi siano adeguatamente attaccati, sostituendoli se necessario.

Chi può utilizzare il DAE?

Il defibrillatore può essere utilizzato da medici e dal personale sanitario non medico, ma anche da personale non sanitario purché formato in modo specifico.

Formazione obbligatoria per l’utilizzo del DAE

La formazione obbligatoria per l’utilizzo del DAE è fondamentale per poter intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco improvviso. La normativa prevede infatti l’obbligo per determinate categorie di persone, come gli operatori sanitari, il personale scolastico e il personale delle aziende, di essere formato all’utilizzo del DAE.

La formazione si compone di una parte teorica e una parte pratica, in modo che gli partecipanti acquisiscano le competenze necessarie per utilizzare correttamente il DAE. Nella parte teorica si esaminano i concetti di base sulla fisiologia del cuore, sulle cause dell’arresto cardiaco e sulle modalità di intervento con il DAE. Inoltre, viene spiegato il funzionamento del defibrillatore semiautomatico esterno e le precauzioni da adottare durante l’intervento.

La parte pratica, invece, consiste in esercitazioni su un manichino per simulare le varie situazioni in cui si può verificare un arresto cardiaco improvviso. I partecipanti apprendono come posizionare le placche adesive sul torace del paziente, come attivare il defibrillatore e come seguire le istruzioni vocali fornite dal dispositivo.

Procedura di utilizzo corretto del defibrillatore durante un’emergenza cardiaca

In primo luogo bisogna verificare che il defibrillatore sia in grado di funzionare correttamente e che sia carico almeno al 50% della sua capacità. Successivamente, bisogna accedere alle pad adesive, rimuovendo la carta protettiva e posizionandole sul torace della persona da soccorrere, seguendo le indicazioni riportate sul dispositivo.

Una volta posizionate le pad, è necessario collegare il defibrillatore mediante i cavi forniti e accendere il dispositivo, seguendo le istruzioni riportate sul display. Il defibrillatore effettua in modo automatico un’analisi del ritmo cardiaco e, se rilevata una fibrillazione ventricolare o una tachicardia ventricolare senza polso, emetterà un segnale acustico che indicherà di premere il pulsante di scarica.

Prima di premere il pulsante di scarica, si deve assicurarsi che tutte le persone presenti siano lontane. Si deve poi applicare una pressione decisa sul pulsante e attendere che il defibrillatore emetta una scarica elettrica. Dopo aver effettuato la scarica, il defibrillatore riprenderà l’analisi del ritmo cardiaco del paziente e indicherà se sia necessario ripetere la procedura. Nel caso in cui non sia rilevata più attività elettrica del cuore, sarà necessario iniziare immediatamente la rianimazione cardiopolmonare.