Il rischio elettrico

La valutazione del rischio elettrico: definizione, normativa, effetti, obblighi del datore di lavoro

Il rischio elettrico rappresenta uno dei principali pericoli presenti in numerosi ambienti di lavoro. Esso consiste nella possibilità di subire un contatto diretto o indiretto con l’elettricità, che può avere effetti devastanti sulla salute dei lavoratori coinvolti.

Il D.Lgs. 81/08 definisce il rischio elettrico come la possibilità che una persona entri in contatto con parti elettriche sotto tensione direttamente o indirettamente, a causa della presenza di un potenziale elettrico pericoloso. Il D.Lgs. 81/08 prevede l’obbligo per il datore di lavoro di valutare il rischio elettrico presente nei luoghi di lavoro e di adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori.

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Tra le misure obbligatorie previste dalla legge, troviamo la messa a terra delle parti attive, l’installazione di dispositivi differenziali sensibili alla corrente residua, l’utilizzo di strumenti e attrezzature idonee al lavoro da svolgere ed adeguatamente manutenute.

Gli effetti del rischio elettrico possono essere estremamente gravi: shock elettrici, ustioni, fibrillazione ventricolare e arresto cardiocircolatorio sono solo alcuni degli esempi. Proprio per questo motivo, il datore di lavoro è tenuto a fornire ai propri dipendenti le informazioni e la formazione necessarie per evitare il rischio di incidenti.

In particolare, la normativa prevede l’obbligo per il datore di lavoro di istruire i lavoratori sui rischi elettrici presenti nel posto di lavoro, sulle misure di prevenzione adottate dall’azienda e sulle procedure da seguire in caso di emergenza.

La normativa sul rischio elettrico

La normativa italiana di riferimento è costituita dal D.Lgs. 81/08 e dalla Norma CEI 11-27, che definisce le prescrizioni di sicurezza per la progettazione, l’installazione, la gestione e la manutenzione degli impianti elettrici e delle apparecchiature a bassa tensione. Questa norma fornisce le indicazioni per la valutazione dei rischi legati all’elettricità, la definizione delle misure di prevenzione e protezione e le prescrizioni per la verifica periodica degli impianti.

In breve la normativa prevede che i lavoratori che operano in presenza di corrente elettrica debbano essere adeguatamente formati e informati sui rischi connessi all’uso dell’elettricità. Inoltre, le attrezzature e gli impianti elettrici devono essere progettati, installati e mantenuti in modo da garantire la massima sicurezza per gli operatori. Si prevede inoltre anche l’obbligo di effettuare periodicamente verifiche tecniche sulla funzionalità degli impianti elettrici per prevenire eventuali guasti o malfunzionamenti che potrebbero causare incidenti.

Per quanto riguarda la protezione dei lavoratori da scariche elettriche, la normativa impone l’utilizzo di idonei DPI come guanti isolanti, calzature antinfortunistiche e caschi protettivi. Inoltre, i lavoratori devono essere dotati di strumenti adeguati per l’intervento in caso di emergenza, come estintori, kit per il primo soccorso e telefoni antideflagranti.

La valutazione del rischio elettrico

Il rischio elettrico è un pericolo sempre presente in ogni ambiente lavorativo dove si utilizza l’energia elettrica. La valutazione del rischio elettrico è un’attività fondamentale per prevenire gli incidenti sul lavoro legati all’elettricità. Questa valutazione consiste nell’identificare, valutare e gestire i pericoli elettrici presenti in un ambiente di lavoro, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori.

1. Identificazione dei pericoli

In primo luogo, identificare le aree in cui c’è un alto rischio di fulminazione, comprese le aree in cui sono presenti apparecchiature elettriche ad alta tensione, come i componenti del sistema di alimentazione elettrica.

2. Valutazione del rischio

Identificate le aree a rischio, si valuta il livello di rischio associato a ciascuna area. Ciò include la valutazione del potenziale di tensione elettrica, la frequenza delle tempeste e il tipo di terreno circostante.

3. Determinazione delle misure preventive

Sulla base della valutazione del rischio, si delineano le misure preventive da adottare per minimizzare il rischio. Tali misure possono includere la creazione di procedure operative standard, l’utilizzo di dispositivi di protezione personali o la modifica dell’ambiente di lavoro in modo da ridurre il rischio di incidenti. un piano per ridurre il rischio di fulminazione.

4. Monitoraggio

Infine, è importante monitorare regolarmente il piano per assicurarsi che sia efficace nel ridurre il rischio di fulminazione attraverso una revisione periodica e l’aggiornamento in base alle nuove informazioni sul rischio.

L’impianto di protezione da scariche atmosferiche

L’impianto di protezione da scariche atmosferiche, noto comunemente come parafulmine, è un sistema installato sulle strutture per prevenire i danni causati dalle scariche elettriche atmosferiche durante le tempeste. L’impianto funziona disperdendo la carica elettrica generata dalla scarica atmosferica nel terreno attraverso un sistema di conduttori elettrici.

L’installazione del parafulmine garantisce la sicurezza delle persone all’interno delle strutture proteggendo impianti elettrici e apparecchiature elettroniche dai danni causati dalle scariche.

Conclusione

In conclusione, la valutazione del rischio fulminazione è importante per ridurre il rischio di fulminazione in un’area specifica. Seguendo i passaggi sopra descritti, è possibile sviluppare un piano efficace per ridurre il rischio e garantire la sicurezza del personale che lavora con l’elettricità.


 


Ambienti Atex

Ambienti Atex: come garantire la sicurezza degli impianti elettrici in zona Atex

Le installazioni elettriche nelle aree pericolose richiedono una particolare attenzione ai dettagli e considerazioni sulla sicurezza a causa della presenza di materiali combustibili o di atmosfere esplosive. La norma CEI EN 60079-17 fornisce il quadro di riferimento per l’installazione sicura degli impianti elettrici nelle zone Atex. Le zone Atex si riferiscono ad aree in cui possono esistere atmosfere esplosive che rappresentano un rischio di incendio o di esplosione. CEI EN 60079-17 definisce i requisiti per la progettazione, la costruzione, il collaudo e la manutenzione di apparecchiature e sistemi elettrici in queste aree. Fornisce inoltre indicazioni sulla scelta dei componenti elettrici adatti, sull’installazione dei sistemi e sul collaudo delle apparecchiature. Il rispetto di questa norma garantisce la sicurezza del personale, delle apparecchiature e dell’ambiente.

Tipici esempi di impianti elettrici in aree pericolose sono gli impianti di produzione di petrolio e gas e quelli di lavorazione di prodotti chimici, siti di produzione industriale, raffinerie, miniere.

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CEI EN 60079-17: protagonista per la messa in sicurezza

Le aree pericolose sono luoghi in cui esiste il rischio di incendio o esplosione a causa della presenza di materiali combustibili o di atmosfere esplosive. Queste aree sono classificate come pericolose a causa del loro potenziale di causare danni al personale, alle cose o all’ambiente. Le zone Atex sono aree in cui possono esistere atmosfere esplosive, compresi gas, vapori, nebbie e polveri.

La norma CEI EN 60079-17 è la principale fonte di guida per la progettazione, la costruzione, il collaudo e la manutenzione di impianti elettrici in aree pericolose. La norma è applicabile alla progettazione, alla costruzione, al collaudo e alla manutenzione di apparecchiature e sistemi elettrici nelle zone Atex.

Panoramica della norma CEI EN 60079-17

La norma CEI EN 60079-17 è suddivisa in due parti. La prima parte riguarda le prescrizioni generali per la progettazione, la costruzione, il collaudo e la manutenzione di apparecchiature e sistemi elettrici nelle zone Atex. La seconda parte riguarda le prescrizioni specifiche per la progettazione e la costruzione di apparecchiature e sistemi elettrici nelle zone Atex.

La norma CEI EN 60079-17 stabilisce i requisiti per la selezione dei componenti elettrici adatti, l’installazione dei sistemi e il collaudo delle apparecchiature. Fornisce inoltre indicazioni sulla scelta di dispositivi di protezione adeguati, sulla selezione di materiali isolanti appropriati e sull’uso di tecniche di installazione appropriate.

Requisiti per la progettazione e la costruzione di apparecchiature e sistemi elettrici nelle zone Atex

I requisiti per la progettazione secondo CEI EN 60079-17:

  • utilizzo di materiali e componenti idonei,
  • uso di materiali isolanti appropriati,
  • uso di tecniche di installazione appropriate,
  • uso di dispositivi di protezione adeguati,
  • uso di una corretta marcatura ed etichettatura dell’impianto elettrico.

CEI EN 60079-17 stabilisce anche i requisiti per il collaudo di apparecchiature e sistemi elettrici nelle zone Atex:

  • test per garantire che l’impianto elettrico sia adatto allo scopo previsto,
  • test per garantire che l’impianto elettrico sia sicuro da utilizzare in un’area pericolosa,
  • test per garantire che l’impianto elettrico sia resistente agli shock elettrici e meccanici.

Linee guida per la selezione dei componenti elettrici adatti

La norma richiede che i componenti utilizzati in queste aree siano classificati per l’uso in aree pericolose e siano adatti al tipo di atmosfera pericolosa esistente. La scelta dei componenti elettrici deve tenere conto anche della temperatura nominale e delle condizioni ambientali dell’area.

I componenti elettrici inoltre devono essere testati in conformità agli standard CEI pertinenti. Ciò include test per le prestazioni elettriche, meccaniche e ambientali. I test devono essere eseguiti da personale qualificato e devono essere documentati.

Sequenza di fasi

L’applicazione di CEI EN 60079-17 ci permette di seguire delle fasi compiere per mettere in sicurezza gli impianti elettrici nelle zone Atex:

  • selezionare i componenti elettrici adatti all’uso in aree pericolose,
  • utilizzare materiali isolanti appropriati,
  • utilizzare tecniche di installazione adeguate.
  • utilizzare dispositivi di protezione adeguati.
  • segnalare ed etichettare correttamente l’impianto elettrico,
  • testare l’impianto elettrico in conformità alle norme vigenti.

Queste fasi contribuiscono a garantire che l’impianto elettrico sia progettato, costruito, testato e mantenuto in conformità con gli standard pertinenti. Ciò contribuisce a ridurre il rischio di incendio o esplosione dovuto alla presenza di materiali combustibili o di atmosfere esplosive.

Conformità alla norma CEI EN 60079-17

La conformità alla norma CEI EN 60079-17 garantisce che le installazioni elettriche nelle zone Atex siano progettate, costruite, testate e mantenute in conformità con gli standard pertinenti. Ciò contribuisce a garantire la sicurezza del personale, delle apparecchiature e dell’ambiente. Inoltre, contribuisce a ridurre il rischio di incendio o esplosione dovuto alla presenza di materiali combustibili o di atmosfere esplosive e quindi a garantire che i sistemi elettrici siano efficienti.