La sicurezza dei robot industriali secondo EN ISO 102018

La norma EN ISO 102018 è una direttiva fondamentale per garantire la sicurezza dei robot industriali a partire dalla progettazione, al funzionamento e alla sicurezza degli operatori.

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Definizione e classificazione dei robot industriali

Il concetto di robot industriale è definito dalla ISO 10218 come una macchina automatica multiuso programmabile e riprogrammabile, fissa o mobile; il robot è in grado di manipolare materiali, parti, strumenti o dispositivi specializzati per eseguire varie attività senza intervento diretto dell’uomo. I robot industriali sono progettati per migliorare l’efficienza e la convenienza nei processi produttivi, riducendo i tempi di lavoro e aumentando la precisione delle operazioni.

Nella valutazione dei rischi bisogna tenere in considerazione una serie di fattori fondamentali relativi al funzionamento e all’impiego del robot industriale. In primo luogo, è essenziale considerare le operazioni previste del robot: tra queste si comprendono l’insegnamento delle procedure, la manutenzione regolare, l’impostazione dei parametri e la pulizia dopo l’uso. Tuttavia, è altrettanto importante considerare gli imprevisti, come un avvio inatteso, che potrebbe richiedere un intervento immediato da parte del personale da tutte le direzioni per prevenire eventuali danni o incidenti. Un altro aspetto da considerare è l’uso improprio del robot, che potrebbe essere ragionevolmente prevedibile e comportare rischi significativi se non gestito correttamente. Inoltre, è fondamentale valutare l’effetto di un guasto nel sistema di controllo, poiché potrebbe compromettere la sicurezza del robot e degli operatori coinvolti. Infine, se necessario, è importante identificare e comprendere i pericoli specifici associati all’applicazione particolare del robot, adottando misure preventive adeguate per mitigare i rischi potenziali.

La classificazione dei robot secondo la ISO 10218 si basa sulla valutazione del rischio e prevede diverse categorie in base alle caratteristiche e alle capacità della macchina. La sicurezza dei robot è un aspetto fondamentale che deve essere preso in considerazione durante la progettazione, l’installazione e l’utilizzo dei robot industriali.

Requisiti generali di sicurezza per l’uso dei robot

ISO 102018 fornisce linee guida specifiche per assicurare che i robot siano progettati e utilizzati in modo sicuro ed efficiente. La corretta progettazione dei robot è essenziale ed è il punto di partenza per garantire la sicurezza funzionale e la resistenza meccanica necessarie ad affrontare le diverse situazioni operative. I materiali impiegati nella costruzione dei robot devono essere selezionati con cura, tenendo conto delle sollecitazioni a cui verranno sottoposti e delle normative vigenti in materia di sicurezza.

Lo sviluppo tecnologico ha portato a nuove applicazioni collaborative che richiedono un’attenta valutazione dei rischi e un’adeguata progettazione dei sistemi di sicurezza. La prestazione delle parti del sistema di comando deve essere accuratamente testata e verificata per garantire un funzionamento affidabile in ogni situazione.

La progettazione dei robot deve tenere conto delle varie fasi di utilizzo, dalla fase di programmazione a quella di esercizio, inclusi eventuali interventi di manutenzione. È fondamentale che i robot siano dotati di dispositivi di protezione adeguati per prevenire incidenti e lesioni agli operatori.

La norma EN ISO 102018 pone inoltre l’accento sull’importanza della formazione degli operatori, che devono essere informati sui rischi correlati all’uso dei robot e sulle corrette procedure da seguire per garantire la propria sicurezza. Ovviamente si devono poi effettuare regolari controlli e test per verificare la conformità dei robot ai requisiti di sicurezza stabiliti.

Protezioni fisiche e sistemi di sicurezza nei robot industriali

Nel contesto dei robot industriali, le protezioni fisiche e i sistemi di sicurezza rivestono un ruolo essenziale per garantire la manipolazione sicura degli operatori e la protezione delle attrezzature e degli ambienti circostanti. Le protezioni fisiche sono progettate per prevenire il contatto accidentale con parti mobili dei robot e per limitare l’accesso non autorizzato agli stessi. Queste protezioni devono essere progettate in modo da non compromettere l’efficienza operativa del robot, consentendo al contempo un’interfaccia sicura con gli operatori.

Stop di emergenza e di protezione

Ogni robot deve avere una funzione di arresto di protezione e una funzione di arresto di emergenza indipendente. A seconda della categoria di appartenenza i robot devono avere uno o più funzioni di arresto in caso di emergenza. L’arresto di emergenza deve essere progettato per arrestare rapidamente lil robot in situazioni in cui vi è un rischio immediato per la sicurezza o la salute. È tipicamente avviato da un grande pulsante o interruttore marcati in modo visibile facilmente accessibile agli operatori. Una volta attivato, un arresto di emergenza arresta il robot il più rapidamente possibile, annullando il normale funzionamento e spegnendone l’alimentazione. Gli arresti di emergenza sono utilizzati per rispondere a emergenze impreviste, come malfunzionamenti delle apparecchiature, lesioni dell’operatore o presenza di pericoli nell’area di lavoro.

Lo stop di protezione è un arresto di sicurezza dei robot che mantiene attiva la programmazione in modo da consentire un riavvio senza perdita di operatività.

Protezioni

I sistemi di sicurezza includono dispositivi come sensori di sicurezza, tastiere di emergenza, barriere fotoelettriche e altri dispositivi che possono rilevare movimenti non sicuri o situazioni potenzialmente pericolose. Inoltre, vengono impiegati sistemi di controllo intelligenti che possono fermare il robot in caso di emergenza o ridurre la velocità delle operazioni in presenza di ostacoli imprevisti.

Per quanto riguarda lo stoccaggio, il trasporto e l’imballaggio dei robot industriali, è importante garantirne la sicurezza durante tutte le fasi del ciclo di vita. Le protezioni fisiche e i sistemi di sicurezza devono essere progettati in modo da prevenire danni ai robot durante le operazioni di movimentazione e trasporto, evitando danni alla struttura e ai componenti sensibili.

La limitazione della temperatura è un altro aspetto critico da considerare nella progettazione dei sistemi di sicurezza dei robot industriali. Si deve monitorare costantemente la temperatura dei componenti critici dei robot per prevenire surriscaldamenti e danneggiamenti. Allo stesso tempo è importante garantire la corretta dissipazione del calore prodotto durante il funzionamento del robot.

L’energia elettrica, pneumatica e idraulica utilizzata dai robot industriali deve essere gestita in modo sicuro per prevenire il rischio di incidenti o guasti. I sistemi di alimentazione devono essere progettati secondo standard di sicurezza specifici e devono essere regolarmente manutenuti e verificati per garantirne il corretto funzionamento.

Le classi di robot, Classe I e Classe II, definiscono le specifiche livello di sicurezza richieste per garantire un ambiente lavorativo sicuro per gli operatori. I robot di Classe I sono dotati di maggiori protezioni fisiche e sistemi di sicurezza rispetto ai robot di Classe II, che richiedono una maggiore supervisione umana durante le operazioni.

Infine, bisogna considerare anche la cybersicurezza nella progettazione dei robot industriali, poiché la crescente interconnessione tra i dispositivi rende i robot vulnerabili ad attacchi informatici.

I robot mobili

I robot mobili sono macchine in grado di spostarsi autonomamente all’interno di uno spazio definito, senza la necessità di una guida esterna. Questi robot possono essere progettati per svolgere varie attività, come il trasporto di merci, la sorveglianza, la pulizia e molte altre funzioni.

I robot mobili possono essere classificati in base alla loro forma di locomozione, che può essere a ruote, cingoli, gambe o anche aerei. Le caratteristiche principali di un robot mobile includono la capacità di navigare in modo autonomo, evitando ostacoli e raggiungendo i punti desiderati, la capacità di comunicare con sistemi esterni per ricevere istruzioni o inviare informazioni, e la robustezza fisica per resistere agli ambienti complessi e alle sollecitazioni quotidiane.

Questa tipologia di robot deve essere dotata di dispositivi per evitare collisioni o incidenti; i robot mobili devono potersi arrestare automaticamente in caso di emergenza. inoltre gli operatori devono poter facilmente controllare ed eventualmente disattivarli se necessario.

I robot collaborativi

I robot collaborativi sono progettati per lavorare a stretto contatto con noi, collaborando e interagendo. Esistono diverse tipologie di robot collaborativi, ognuna con specifiche funzionalità che si adattano alle diverse esigenze lavorative.

Essi possono essere divisi in diverse categorie in base alle loro caratteristiche e funzionalità. Una tipologia comune è rappresentata dai robot collaborativi dotati di sensori avanzati che permettono loro di percepire l’ambiente circostante e adattarsi alle variazioni in tempo reale. Questi robot sono in grado di eseguire compiti che richiedono una certa flessibilità e capacità di adattamento, come ad esempio il pick and place di oggetti di forme diverse e dimensioni variabili.

Altra tipologia importante è rappresentata dai robot collaborativi dotati di sistemi di visione artificiale, che permettono loro di riconoscere oggetti e persone e interagire con essi in modo sicuro ed efficace. Questi robot sono particolarmente adatti per svolgere attività di ispezione e controllo qualità, dove è richiesta una elevata precisione e accuratezza nell’identificazione degli elementi analizzati.

Un’altra categoria di robot collaborativi molto diffusi è rappresentata dai robot manipolatori, dotati di bracci meccanici in grado di eseguire movimenti complessi e precisi per svolgere attività di assemblaggio, montaggio o manipolazione di materiali. Questi robot sono spesso impiegati in linee di produzione industriali per automatizzare processi ripetitivi e migliorare l’efficienza produttiva.

Infine, esistono anche robot collaborativi mobili, dotati di sistemi di navigazione autonomi che permettono loro di spostarsi in modo autonomo all’interno degli ambienti lavorativi e svolgere diverse attività in diversi punti della fabbrica o del magazzino. Queste tipologie di robot sono sempre più utilizzate nelle industrie per ottimizzare la logistica interna e aumentare la flessibilità e la produttività dei processi lavorativi.

Gestione del rischio e valutazione della conformità

Il Regolamento UE in materia di macchine impone che i fabbricanti di robot adottino un approccio basato sul rischio per garantire la sicurezza dei loro prodotti. Questo significa che la gestione del rischio e la valutazione della conformità devono essere parte integrante del processo di progettazione e produzione dei robot secondo la norma EN ISO 102018.

La gestione del rischio inizia con l’identificazione e l’analisi di tutti i potenziali pericoli che il robot potrebbe presentare durante il suo utilizzo. Questo può includere rischi legati alla movimentazione meccanica, all’interazione uomo-macchina, alla presenza di sostanze pericolose o alla possibilità di incidenti dovuti a malfunzionamenti del sistema. Una volta individuati i rischi, è necessario valutarne la gravità e la probabilità di occorrenza, al fine di definire le misure preventive e protettive da adottare.

La valutazione della conformità riguarda invece il rispetto dei requisiti normativi e delle specifiche tecniche previste dalla normativa EN ISO 102018. Questi requisiti riguardano diverse aree, tra cui la progettazione e costruzione del robot, l’installazione e messa in servizio, l’uso sicuro del robot e la manutenzione corretta. Inoltre, è importante tenere conto delle specifiche esigenze dei settori in cui il robot sarà impiegato, ad esempio nel settore industriale, sanitario o agricolo.

L’implementazione di apposite misure di protezione e sicurezza rappresenta un altro aspetto fondamentale sia in ambito hardware sia software.


Smart DPI: la tecnologia nella sicurezza sul lavoro

Non solo DPI, ma anche smart DPI e IoT (Internet of Things): le nuove tecnologie contribuiscono sempre più alla sicurezza sul lavoro, migliorandola notevolmente.

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Cosa sono gli Smart DPI: caratteristiche e vantaggi

Gli smart DPI rappresentano una innovazione significativa nell’ambito dei DPI. Gli smart DPI integrano la tecnologia IoT, Internet of Things, offrendo funzionalità avanzate e una maggiore efficienza nella protezione dei lavoratori. Questi dispositivi attraverso sensori di rilevamento connessi in rete monitorano costantemente l’ambiente lavorativo rilevando potenziali rischi per la sicurezza.

Una delle principali caratteristiche degli smart DPI è la capacità di raccogliere e analizzare dati in tempo reale sull’ambiente di lavoro, consentendo una risposta immediata in caso di situazioni pericolose. I sensori integrati nei dispositivi sono in grado di rilevare per esempio variazioni di temperatura, di pressione, livelli di umidità, presenza di sostanze nocive , fornendo informazioni dettagliate agli operatori.

Grazie alla connettività IoT, gli smart DPI possono comunicare tra loro e con i sistemi centralizzati per scambiarsi informazioni e coordinare le azioni da intraprendere in caso di emergenza. Inoltre, gli smart DPI sono dotati di funzionalità avanzate come notifiche in tempo reale, allarmi personalizzati e sistemi di geolocalizzazione che consentono di individuare rapidamente la posizione dei lavoratori in caso di emergenza. Queste caratteristiche migliorano notevolmente la reattività e l’efficacia delle misure di sicurezza sul lavoro, riducendo il rischio di incidenti.

Un altro vantaggio degli smart DPI è la possibilità di raccogliere e analizzare i dati attraverso la cui analisi si possono identificare trend e pattern, individuare aree critiche e pianificare interventi mirati per migliorare le condizioni di sicurezza. La disponibilità di dati accurati consente di valutare l’efficacia delle misure adottate e apportare eventuali modifiche per ottimizzare la protezione dei lavoratori in un processo di monitoraggio continuo finalizzato al continuo miglioramento.

Formazione e addestramento

Il Rapporto tecnico UNI TR 11858:2022 sottolinea che la formazione dovrà essere specifica e mirata in particolare per quanto riguarda i seguenti argomenti:

  • la finalità dell’introduzione del sistema Iot,
  • la funzionalità del sistema Iot,
  • la tecnologia di comunicazione adottata,
  • i dati rilevati, trasmessi, elaborati e archiviati e la politica di gestione degli stessi,
  • le specificità relative ai DPI con sistema Iot,
  • eventuali modifiche alle procedure a seguito dell’introduzione dei sistemi Iot,
  • il miglioramento nella gestione della sicurezza e delle emergenze,
  • l’impatto e le conseguenze sull’operatore in merito alla tutela della salute a seguito dell’utilizzo dei DPI con sistema Iot.

Applicazioni

Utilizzando un sistema IoT tutte le informazioni relative ai DPI sono gestite globalmente. Questi dati includono istruzioni, codici identificativi, date di scadenza, ore di utilizzo, eventuali operazioni di manutenzione periodica, assegnazione ai lavoratori.

L’utilizzo degli smart DPI si può rivelare estremamente utile nelle aree ad accesso controllato in modo da consentire l’accesso solo ai lavoratori autorizzati, formati e con i DPI necessari.

Inoltre gli smart DPI possono essere configurati in modo da interagire con altre attrezzature per segnalare eventuali situazioni di pericolo.

Nessuno svantaggio?

DPI con sistemi IoT generano campi elettromagnetici e per questo si rimanda alla CEI EN 62369-1 e alla CEI EN 62479.

L’utilizzo degli smart DPI può comportare che si verifichi una diminuzione della percezione del rischio. Nonostante l’uso corretto e la manutenzione regolare, esiste sempre la possibilità che questi dispositivi presentino malfunzionamenti, che potrebbero non essere immediatamente rilevati dagli operatori. Pertanto, è essenziale che i lavoratori siano adeguatamente preparati a gestire eventuali situazioni di emergenza anche in presenza di guasti tecnici. Questo richiede non solo una formazione adeguata sull’uso dei dispositivi e sui protocolli di sicurezza, ma anche la disponibilità di procedure di emergenza chiare e facilmente accessibili.

Dal momento che gli smart DPI sono dispositivi in grado di raccogliere una vasta quantità di dati anche personali e sensibili, è indispensabile implementare rigorose misure di protezione dei dati e garantire il rispetto del GDPR e in particolare riguardo a quali dati si raccolgono, in che modo e come poi sono analizzati e conservati.


Gestione efficace della privacy

5 buone pratiche per una gestione efficace della privacy sul posto di lavoro

La gestione della privacy è una preoccupazione critica per le aziende di tutte le dimensioni. Con la frequenza e la gravità sempre maggiori delle violazioni dei dati e degli attacchi informatici, la protezione delle informazioni sensibili è diventata una priorità assoluta per le aziende di tutti i settori. Di conseguenza, la gestione efficace della privacy è diventata una componente essenziale delle operazioni sul posto di lavoro.

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La gestione della privacy sul posto di lavoro è diventata un aspetto molto importante in un’epoca in cui i dati personali e sensibili sono diventati una risorsa preziosa per le aziende. Le informazioni possono essere raccolte in modo non autorizzato o utilizzate impropriamente e possono causare danni significativi alle persone interessate, alle aziende e alla società nel suo complesso. Per proteggere le informazioni sensibili, le aziende devono implementare politiche e procedure per garantire la privacy dei dati e informazioni sensibili.

Importanza della gestione della privacy efficace

La gestione della privacy efficace è importante per diverse ragioni. Innanzitutto, l’implementazione di pratiche di gestione della privacy garantisce che le informazioni sensibili siano protette da accessi non autorizzati o utilizzazioni improprie. In secondo luogo, le aziende che non rispettano le normative sulla privacy possono essere soggette a sanzioni e multe. In terzo luogo, una violazione della privacy può danneggiare la reputazione dell’azienda e la fiducia dei clienti.

Requisiti legali e normativi per la gestione della privacy

Le aziende devono rispettare le leggi e le normative sulla privacy per proteggere le informazioni sensibili dei propri utenti e clienti. In Italia, le leggi sulla privacy sono definite dal Codice della Privacy e dal General Data Protection Regulation (GDPR) dell’Unione Europea. Il Codice della Privacy stabilisce le regole per la raccolta, la conservazione e l’utilizzo di dati personali, mentre il GDPR stabilisce le regole per il trattamento dei dati personali all’interno dell’Unione Europea. Le aziende che non rispettano queste leggi possono essere soggette a sanzioni e multe.

1: implementazione di una politica di privacy completa

Una politica di privacy completa è essenziale per la gestione efficace della privacy sul posto di lavoro. La politica deve essere scritta in modo chiaro e preciso e deve definire le regole per la raccolta, la conservazione e l’utilizzo delle informazioni sensibili. Inoltre, la politica deve definire le procedure per la notifica delle violazioni della privacy e per la risposta alle stesse. La politica deve essere distribuita a tutti i dipendenti e deve essere periodicamente rivista ed aggiornata.

2: formazione dei dipendenti sulle pratiche di privacy

La formazione regolare dei dipendenti sulle pratiche di privacy è un’altra pratica efficace per la gestione della privacy sul posto di lavoro. La formazione deve essere fornita a tutti i dipendenti, in particolare a quelli che lavorano con informazioni sensibili. La formazione deve includere l’importanza della privacy, le regole della privacy dell’azienda, le procedure per la notifica delle violazioni della privacy e per la risposta alle stesse. La formazione deve essere fornita all’assunzione e periodicamente rivista.

3: audit di privacy e valutazioni dei rischi

Condurre regolari audit di privacy e valutazioni dei rischi è un’altra pratica efficace per la gestione della privacy sul posto di lavoro. Gli audit di privacy e le valutazioni dei rischi aiutano a identificare le aree di vulnerabilità e a sviluppare piani per mitigare i rischi. L’audit della privacy può includere la revisione della politica di privacy dell’azienda, delle procedure di sicurezza, della formazione dei dipendenti e della gestione dei dati. Le valutazioni dei rischi possono identificare le aree di vulnerabilità e sviluppare piani per mitigare i rischi.

4: utilizzo della tecnologia per la protezione dei dati sensibili

L’utilizzo della tecnologia è un’altra pratica efficace per la gestione della privacy sul posto di lavoro. Le aziende possono utilizzare tecnologie come la crittografia dei dati, i firewall e gli antivirus per proteggere i dati sensibili. Inoltre, le aziende possono utilizzare software di gestione della privacy per monitorare l’uso dei dati e identificare le attività sospette. La tecnologia può aiutare le aziende a migliorare la sicurezza dei dati e a mitigare i rischi per la privacy.

5: una risposta appropriata a eventuali violazioni della privacy

Rispondere appropriatamente alle violazioni della privacy è un’altra pratica efficace per la gestione della privacy sul posto di lavoro. Le aziende devono avere procedure per notificare le violazioni della privacy, investigare le violazioni e rispondere ai problemi. Inoltre, le aziende devono identificare le cause delle violazioni della privacy e sviluppare piani per mitigare i rischi. La risposta appropriata alle violazioni della privacy aiuta a proteggere le informazioni sensibili e a garantire la conformità alle leggi sulla privacy.

Conclusione

In conclusione, la gestione della privacy è diventata una preoccupazione critica per le aziende di tutte le dimensioni. La violazione della privacy può causare danni significativi alle persone interessate, alle aziende e alla società nel suo complesso, quindi la gestione della privacy deve essere una priorità per tutte le aziende. Implementando le migliori pratiche per la gestione della privacy, come l’implementazione di una politica di privacy completa, la formazione regolare dei dipendenti, la conduzione di audit di privacy e valutazioni dei rischi, l’utilizzo della tecnologia per proteggere i dati sensibili e la risposta appropriata alle violazioni della privacy, le aziende possono proteggere le informazioni sensibili e garantire la conformità alle leggi sulla privacy.